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De Gregori preferisce la Puglia. Quattro date in due settimane - 09/08/2007
Domani a Manduria, poi Cannole, Bisceglie e Molfetta. È «la leggenda della musica italiana». Parola di Bob Dylan
Bari - Bob Dylan l’ha definito
«la leggenda della musica
leggera italiana», incontrando
così il pensiero di quei milioni
che lo ascoltano da sempre.
Francesco De Gregori, l’artista
romano che ha raccontato
in musica l’Italia dal ’68 a oggi,
sarà per quattro volte in due
settimane sui palcoscenici di
Puglia, con un concerto che attraversa
il suo repertorio trentennale
e che riporta al pubblico
ritornelli che hanno segnato
più di una generazione, continuando
a incantare anche i
più giovani.
Il primo appuntamento è domani
a Manduria, per la rassegna
estiva in scena al Parco Archeologico
(biglietti 30 e 23 euro,
prevendite abituali, infoline: 393.773.20.82). Seguiranno
dopo Ferragosto i concerti di
Cannole (il 19 alla masseria
Torcito), di Bisceglie (il 21, all’Arena
del Mare) e di Molfetta
(il 25, alla Banchina del Seminario).
L’autore di Alice non lo sa,
Rimmel, La leva calcistica del
’68, Generale, La donna cannone
(tutti nella scaletta annunciata
delle esibizioni) è tornato
sulla scena con due album -
Pezzi e Calypsos - usciti a pochi
mesi l’uno dall’altro e subito
riconosciuti come opere all’altezza
della fama del cantautore
(il primo ha vinto la Targa
Tenco). Da qualche anno ha
anche ricominciato a gradire
le esibizioni dal vivo, un tempo
piuttosto rare. Del resto quando
De Gregori nel corso della
sua carriera non aveva niente
da dire, o da cantare, taceva.
Dopo due album in un anno e
la proliferazione delle date del
tour, c’è da star certi che ha
qualcosa da far ascoltare, lui
che notoriamente reinterpreta
le canzoni più famose improvvisando
nuove versioni.
Uomo di poche parole e schivo
per antomasia - e per qualcuno
«un po’ snob» - Francesco
De Gregori ha anche partecipato
nel 2006 al film di Bob
Dylan Masked and anonymous,
in cui canta Non dirle
che non è così, versione italiana
di If you see her, say hello
(da Blood on the tracks del
1975). In quell’occasione Dylan
scrisse di lui: «la leggenda
della musica leggera italiana».
Ora ci sono ben quattro occasioni
per ascoltarlo dal vivo.
Lorenzo Marvulli |
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